Non vietateci, ascoltateci! Gli artisti di strada in Campidoglio

Pubblicato da Italo il

Con lo slogan “Non vietateci, ascoltateci!” gli artisti di strada di Roma sono tornati in piazza del Campidoglio con una manifestazione colorata e gioiosa, mercoledì 8 Maggio 2019 dalle h. 15.00 alle h. 19.00.
Lo scopo è stato quello di protestare contro i continui divieti imposti per strada e chiedere la riapertura di un dialogo costruttivo con l’amministrazione capitolina.

Gli artisti di strada fanno appello a tutti gli amanti dell’arte: cittadini, giovani, donne, artisti, studenti, per manifestare tutti insieme il disappunto verso un atteggiamento che appare soltanto persecutorio ed escludente, nei confronti di arricchisce da sempre la proposta culturale cittadina, con spettacoli alla portata di tutti, proprio perché estemporanei e per strada.

Il movimento romano degli artisti di strada ha una lunga storia che parte, in forma organizzata, dal secolo scorso, fino ad arrivare alla prima delibera del 2000, realizzata in collaborazione con il primo movimento “Coordinamento Romano Artisti di Strada – Coo.R.A.S.”, che fu presentata in Campidoglio dal premio Nobel Dario Fo.

Dario Fo in Campidoglio per presentare la delibera
Delibera-68-Arte-Di-Strada

La delibera in questione ha funzionato abbastanza bene per circa 10 anni, fino a che non arrivò il Sindaco Gianni Alemanno e la sua giunta, in particolare l’assessore alla cultura del momento, Dino Gasperini, che fece votare in aula consiliare la delibera 24 del 2012, quella che è attualmente in vigore.

Dino Gasperini con l’allora sindaco Gianni Alemanno
delibera-24-2012-regolamento-Gasperini-artistidistrada

La delibera di Gasperini fu contestata dal nuovo movimento degli artisti di strada romani “La strada libera tutti” con manifestazioni, concerti ed happening. Il testo però entrò in vigore ed è ancora esecutivo.

Nel 2016 il Comitato degli artisti di strada romani redige collettivamente, dopo mesi di lavoro, una propria proposta di Delibera comunale per una nuova regolamentazione dell’arte di strada. Il principio di fondo su cui si basa la proposta di delibera del Comitato Romano Artisti di Strada è che l’arte di strada “a cappello” (ossia sovvenzionata unicamente dalle libere e spontanee offerte dei passanti) è un patrimonio culturale immateriale della collettività, legato indissolubilmente al Diritto di Libera Espressione sancito dagli articoli 21 e 33 della Costituzione Italiana, nonché dagli articoli 19 e 29 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Affinché questo diritto – che è dell’intera collettività – possa esplicarsi in modo corretto è necessario sottoporlo ad una regolamentazione efficace, senza la quale si finisce per procurare danno sia all’arte di strada sia alla serenità dei cittadini. Nella nostra proposta di nuova delibera suggeriamo dettagliati criteri di regolamentazione e soluzioni particolareggiate, considerando tutta l’estrema eterogeneità delle forme in cui l’arte di strada si esplica, tenendo oltretutto conto del suo essere in costante evoluzione. Per regolamentare l’arte di strada nel territorio in realtà bastano poche semplici regole di fondo, ma ci sono alcune zone della città da considerarsi come “critiche”, in particolare nel centro storico, in cui la regolamentazione deve necessariamente essere più articolata e particolareggiata, con limiti più significativi. Per questo gli artisti di strada propongono un lavoro di mappatura della città, che indichi i luoghi critici ed assegni ognuno di essi ad alcune predefinite tipologie di regolamentazione particolare, secondo le caratteristiche e le problematiche specifiche del luogo. Per questo viene anche suggerita l’istituzione di uno sportello per la Tutela della relazione tra Arte di Strada e Territorio, detto sinteticamente TRAST, in assonanza con la parola angloamericana “trust” che indica un accordo basato sul reciproco interesse: l’accordo sulle soluzioni concrete da trovare sulle zone “critiche” del territorio è infatti indispensabile tra tutte le parti sociali interessate alla questione, che siano forze dell’ordine, artisti, residenti, commercianti, operatori del turismo, consumatori, o quant’altro. Lo sportello TRAST, oltre a fornire assistenza informativa ad artisti e potenziali spettatori, vuole essere quindi anche un luogo dove tutti possano segnalare criticità e comportamenti impropri, o fare suggerimenti. La proposta di nuovo regolamento fu proposta al Comune di Roma e discussa presso la Commissione Cultura del Campidoglio.

CRASC-proposta-di-regolamento

Ci furono diversi incontri con i consiglieri comunali e anche incontri con alcune cosidette “Associazioni di residenti del centro storico” che a noi apparivano poco rappresentative dei residenti stessi. Tra l’altro le stesse associazioni, di cui fa parte la consigliera del Municipio Roma Centro, Nathalie Naim, fecero approvare, ad Agosto 2018, una delibera municipale che vieta la musica, e qualsiasi emissione sonora in alcune importanti piazze del Centro, seguendo l’idea distorta che la musica nei luoghi pubblici sia di per sé una forma di inquinamento acustico, lesiva della salute della gente, mentre noi pensiamo che, opportunamente regolamentata, come avviene in tante città europee, la buona musica sia una risorsa terapeutica per la vita delle persone, un respiro di anima e vita in città dove l’inquinamento acustico è piuttosto procurato dal traffico..

Delib.-n.-32-del-1-agosto-2018-Limitazioni-artisti-strada

Gli incontri bilaterali con il Comune di Roma non furono molto proficui. L’assessore Luca Bergamo (Alla cultura e anche vice-sindaco) espresse alcune considerazioni costruttive sulla nostra proposta. Dopodiché il dialogo si è interrotto e non siamo più stati interpellati, mentre invece ci risulta che l’assessorato ha continuato a lavorare al nuovo regolamento e sarebbe pronto ad inviarlo ai Municipi, e al Consiglio Comunale, per una sua approvazione, con eventuali modifiche.

In tutto questo procedimento noi, i diretti interessati, gli artisti di strada, non siamo stati coinvolti e temiamo quindi ci possano essere ulteriori sorprese in negativo, anche annunciate da un progressivo irrigidimento della Polizia Municipale di Roma Capitale, nei confronti degli artisti di strada.

Per tutti questi motivi gli artisti di strada romani, rappresentati nel movimento “La Strada libera tutti”, chiedono di essere ricevuti dalla Sindaca Virginia Raggi, e dal vice-sindaco, nonché assessore alla cultura, Luca Bergamo, per riaprire un dialogo costruttivo, allo scopo di migliorare il regolamento per gli artisti di strada, e far crescere una proposta culturale in positivo per la città.

Inoltre chiediamo fin da subito che il Campidoglio adotti il “Codice etico” degli artisti di strada, per i nuovi iscritti e richiamando tutti gli artisti che negli anni si sono registrati presso l’assessorato alla crescita culturale per sottoscriverlo formalmente, realizzando così anche un nuovo censimento degli artisti di strada effettivamente operanti a Roma.

Info: https://www.buskersinrome.com

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/905212043207324/

Leggi anche l’articolo del quotidiano Il Paese Sera: https://www.facebook.com/IlPaeseSera/posts/2438866786137546

Guarda il bel video di Open.Online:
https://www.open.online/cronaca/2019/05/08/video/la_protesta_degli_artisti_di_strada_in_campidoglio_senza_cultura_roma_fa_paura_-209750/?fbclid=IwAR1mMXu9JCLAD9YdQDpViBhuZSS6H5BfvFDkB8LzhMNTzZzGT8A7bsihmq8

Alcune foto della manifestazione in Campidoglio:

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