Anno 2024, a Roma è stata abolita l’arte di strada?

Pubblicato da Italo il

Premessa: Questo è un racconto di Fanta-Scienza-Arte, qualsiasi riferimento a fatti o persone veramente accadute è da ritenersi puramente casuale.

E’ stato approvato da poco dal Campidoglio il nuovo regolamento per l’arte di strada fortemente voluto da alcune associazioni di residenti del Centro Storico e dal loro Municipio.

Il regolamento in questione ha posto severi limiti a quest’arte, per cui è sempre più raro incontrare chitarristi o clown, o altri artisti, performare per le strade allietando una città che per di suo, oltre al bellissimo e ineguagliabile patrimonio storico, offre ben poco. Oppure sì, li abbiamo incontrati alcuni ed erano inseguiti da squadre di polizia municipale aggiunte alle forze già in essere proprio a questo scopo.

Un bambino dell’Emilia in visita a Roma dopo un anno ha scritto questo tema: “Signora maestra, l’anno scorso ero andato nella Capitale con i miei genitori e ai Fori Imperiali c’erano tanti artisti, ognuno con la sua proposta, e sono rimasto veramente colpito, specialmente del connubio tra l’antichità e l’arte espressa nella musica e in altri tipi di performance. Quest’anno invece la stessa via era deserta e pattugliata dalle forze di polizia locale perché nessuno si avvicinasse. Sono rimasto veramente deluso”.

In piazza Navona un altro artista “mimo sorridente del vento” non può più esibirsi e anche nei parchi regna solo la desolazione.

Ma perché siamo arrivati a tanto???

Si sa che per governare bene non bisogna né non fare nulla e né imporre regole coercitive che di fatto vietano tutto. La via giusta è quella di organizzare le regole in modo che la libera espressione, così importante per noi, trovi una sua forma di esplicazione in una armonizzazione delle regole. Gli artisti, riuniti in assemblea, avevano fornito una loro proposta molto innovativa che prevedeva regole calibrate nelle più importanti e sensibili piazze, regolandole con le esigenze dei cittadini residenti e quelle degli artisti. In più era stata inserita la figura dei “Mediatori per l’arte di strada” che dovevano fungere da intermediari per risolvere eventuali problematiche su strada. Un meccanismo virtuoso che poteva dare anche un input a una visione diversa della Città e di come, con il buon senso e la buona volontà, tutto può essere risolto.

E invece niente, tutto questo non è stato mai preso in considerazione e ora ci troviamo in una città ancora più povera di proposte artistiche.

Conclusione: al di là di questo racconto nei fatti reali la proposta di una nuova delibera per l’arte di strada è a oggi (estate 2023) ancora in discussione, speriamo che la conclusione non sia come in questo racconto di fantasia…

Translate »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi